HEYSEL UNA STRAGE ANNUNCIATA, Ospiti Francesco Caremani autore del libro, Domenico Laudadio e non solo

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Miss1897
view post Posted on 15/11/2010, 01:05




Stiamo organizzando una trasmissione apposita per presentare il libro.. e parlare di quella maledetta notte con Francesco Caremani, l'autore del libro.. Domenico Laudadio creatore del sito saladellamemoriaheysel.it e altri gobbi presenti allo stadio e che fortunatamente sono tornati..
Si racconteranno verita' scomode che ancora ad oggi si fa fatica ad ascoltare..
si parlera' di qeusti 25 anni passati nel quasi silenzio.. si parlera' della vita di chi e' rimasto e ha perso qualcuno quella sera.. si parlera' del dolore di qeusta storia.. e dei tanti silenzi colposi..
non perdetela.. vi diremo piu' avanti il giorno della trasmissione.. intanto vi poso info sul libro e sull'autore..

Heysel le verità di una strage annunciata
Autori: Francesco Caremani

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Heysel le verità di una strage annunciata
Autore: Caremani Francesco
Casa editrice: Libri di Sport

Il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles, prima della finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool, muoiono 39 tifosi bianconeri. Muoiono nel settore Z, schiacciati e soffocati dalla calca, sotto i colpi degli hooligans inglesi instupiditi dall’alcool, con la connivenza decisiva delle autorità belghe, della polizia locale e dell’Uefa, incapaci di prevedere e d’intervenire. Una tragedia annunciata che si è abbattuta con disperante drammaticità sul calcio come sport e sulle coscienze di tutti noi come uomini prim’ancora che come sportivi. Una ferita aperta e mai rimarginata, perché non si può e non si deve morire di calcio. Tutti hanno raccontato quello che è successo prima di Juventus-Liverpool, molti hanno raccontato il durante e il dopo, anche il proprio, ma nessuno s’è mai veramente addentrato nelle scomode verità. Gli effetti personali rubati, l’arroganza delle autorità, la lunga, faticosa e snobbata battaglia legale portata avanti dall’Associazione delle vittime, da Otello Lorentini che in Belgio ha perso il figlio Roberto. L’umanità calpestata di 39 famiglie tra meschinità d’ogni genere. Questo libro è un atto dovuto alla memoria e alla dignità di 39 persone che hanno perso la vita per assistere a una partita. Per ricordare ciò che l’ambiente calcio ha cercato troppo spesso e troppo in fretta di dimenticare.

Prefazione di Walter Veltroni
Questo libro è prezioso e bellissimo. Lo è perché ci ammonisce a non dimenticare, e perché narra puntualmente e con notizie verificate tutto ciò che è accaduto; ma lo è anche perché è un libro d’inchiesta che ha dentro la passione del diario, della pagina biografica.
Caremani dichiara che questo è il libro che non avrebbe voluto mai scrivere, eppure ciò che è avvenuto ha trasformato queste pagine nel “suo libro”.
Voglio bene a questo libro: è un grande atto d’amore verso trentanove innocenti, e un monito a non perdere la strada dell’umanità e della pietas.
WALTER VELTRONI.

Presentazione di Andrea Lorentini

Quando Francesco Caremani, l’autore di questo libro, mi ha chiesto di scrivere alcune righe di presentazione ho accettato ben volentieri perché la violenza nello sport e nel calcio in particolare è qualcosa che mi tocca da molto vicino.
Sono vittima di questa violenza: mio padre è deceduto allo stadio Heysel di Bruxelles quella tragica sera del 29 maggio 1985.
Io, bambino di appena tre anni, non ho ricordi particolari di mio padre, ma dai racconti dei miei familiari traspare un uomo generoso a tal punto da sacrificare la vita per aiutare, nella sua qualità di medico, i connazionali feriti sugli spalti. Vado enormemente fiero di questo suo gesto, la sua immagine d’uomo altruista, buono e affettuoso mi accompagnerà per tutta la vita.
Nonostante ciò lo sport è la mia più grande passione e sono diventato giornalista per poter raccontare il calcio nella sua espressione più pura, poiché lo ritengo un importante veicolo d’incontro culturale e un significativo collante per la nostra società.
Il calcio e la violenza sono due aspetti che non hanno e non devono avere niente in comune; calcio significa divertimento, salute, socializzazione, sano agonismo; il calcio aiuta a crescere, insegna il rispetto per l’avversario e queste sono regole di vita che un uomo si porta dentro per sempre.
Della mia “esperienza” di calciatore ricordo tutto con molto piacere; quegli anni mi hanno arricchito profondamente, mi hanno fatto vivere un’adolescenza meravigliosa.
Sconfiggere la violenza è un dovere morale e civile di ogni uomo; purtroppo, ancor oggi assistiamo a episodi di teppismo, a scene di violenza e d’intolleranza che non hanno niente a che vedere con il calcio. È e sarà una lunga battaglia, ma mi auguro che con l’impegno di tutti il gioco del pallone sia soltanto puro e semplice momento di festa.
Il calcio è vita perciò, a chi ne é protagonista attivo, chiedo di trasmettere la gioia di vivere che questo sport porta con sé, con la speranza che tutto ciò che gli nuoce sia sconfitto. Mi auguro che questo libro apra una profonda riflessione affinché la società prenda coscienza che una tragedia come quella di Bruxelles non debba ripetersi mai più.

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Heysel le verità di una strage annunciata
Autore: Caremani Francesco
Casa editrice: Libri di Sport


L'Autore
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Francesco Caremani, giornalista professionista free lance, collabora con importanti testate italiane, straniere e si occupa di uffici stampa. Ha scritto undici libri, l’ultimo per Bradipolibri:
“Oltre il 90°. La storia di Flavio Falzetti, tornato al calcio dopo 35 cicli di chemioterapia”.

Nato ad Arezzo il 30 novembre 1969, sposato con Lucia, è padre di Alice e Alessia.
Per contattare l’autore
[email protected]
http://fangoenuvole.blogspot.com/
www.facebook.com/francesco.caremanit
 
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